Quali sono le tendenze della sicurezza fisica per il 2023?

 

Nel 2022, avevamo previsto che le aziende si sarebbero adattate per affrontare le sfide legate alla pandemia, con soluzioni come il passaggio a un modello di lavoro ibrido, la ristrutturazione della supply chain e la gestione dei problemi legati alle risorse umane.

Prevediamo che, una volta emerse dalla prima fase di risposta alla pandemia, le aziende si concentreranno sulla crescita e sul ripristino delle attività.

Continua a leggere per scoprire le nostre previsioni sulle 7 tendenze principali.

 

 

#1 La carenza di manodopera aumenterà la domanda di soluzioni di sicurezza unificata

La carenza di manodopera è sempre più al centro dell'attenzione in svariati settori, e quello della sicurezza fisica non fa differenza.

Nel rapporto sullo Stato della sicurezza fisica 2022 di Genetec, il 50% degli intervistati ha indicato che il proprio team di sicurezza ha affrontato sfide legate alle risorse umane, quali la carenza di personale, la difficoltà di assunzione e alcuni problemi con il morale dei dipendenti.

Cercare di garantire la sicurezza adeguata con meno personale può facilmente portare gli addetti al burnout, complicando ulteriormente il problema. Chi gestisce la sicurezza sta rivalutando le proprie infrastrutture tecnologiche ed è alla ricerca di soluzioni che aiutino a semplificare le attività, ad automatizzare i processi e a migliorare l'efficienza.

Questa ricerca di massimizzazione dell'efficienza porterà a un aumento della domanda di soluzioni di sicurezza fisica unificata. Unificare la videosorveglianza, il controllo accessi, il riconoscimento automatico delle targhe, i sistemi radar e altre funzionalità importanti può rendere più semplice il lavoro degli operatori, oltre a ridurre i costi e la necessità di formazione. I team di sicurezza possono ulteriormente semplificare le operazioni con strumenti built-in di analisi e funzionalità di supporto al processo decisionale.

Investire in tecnologie di sicurezza fisica moderne permette anche di sviluppare una cultura aziendale all'avanguardia, che risulta più accattivante per le figure più giovani ed esperte di tecnologia, offrendo così un vantaggio nel competitivo mercato del lavoro.

#2 La modernizzazione del controllo accessi avrà la precedenza

Nel rapporto "State of Physical Access Control" del 2022 di IFSEC Global, solo il 41% degli intervistati ha indicato che il proprio sistema di controllo accessi esistente soddisfava o eccedeva i propri requisiti. Mentre il 40% degli intervistati ha indicato che la sfida più importante era proteggersi dalle minacce di cybersecurity, un altro 43% voleva semplificare l'amministrazione del controllo accessi. 

Quest'anno, un maggior numero di aziende aggiornerà i propri sistemi di controllo accessi. Il recente studio condotto da Genetec ha indicato che il 67% delle aziende prevede di investire nella modernizzazione del controllo accessi, che risulta così al primo posto tra gli investimenti tecnologici.  

Le soluzioni moderne non si limitano a offrire una serie di difese informatiche e strumenti integrati di monitoraggio dello stato di salute dei dispositivi, ma garantiscono anche livelli di automazione più elevati per semplificare le attività di controllo accessi. Aggiornare i sistemi permette alle aziende di eliminare i punti deboli delle soluzioni preesistenti e proteggersi meglio dalle minacce alla cybersecurity, massimizzando allo stesso tempo gli investimenti per offrire valore all'intera azienda.  

Ad esempio, gli operatori possono iniziare a gestire centralmente i diritti d'accesso di dipendenti, visitatori e collaboratori, automatizzando le richieste di accesso in base ai criteri aziendali. Questo approccio riduce l'impatto dei colli di bottiglia legati ai processi manuali, migliorando l'efficienza e la compliance nell'intera azienda. 

Scegliere una soluzione di controllo accessi aperta offre anche altre opportunità. Dalle credenziali mobili e i sistemi biometrici ai servizi e i controller connessi al cloud, le aziende possono implementare le più recenti tecnologie per continuare a modernizzare le proprie installazioni.

#3 Le installazioni cloud ibride cresceranno di pari passo con la richiesta di dispositivi connessi al cloud

Le installazioni cloud ibride stanno diventando sempre più popolari nel settore della sicurezza fisica. Il nostro recente studio ha indicato che il 66% delle aziende inizierà a gestire o archiviare più dati di sicurezza fisica sul cloud nel corso dei prossimi due anni.  

La realtà è che un'installazione completamente cloud-based non è sempre l'ideale. Alcune aziende potrebbero voler preservare gli investimenti effettuati per infrastrutture e dispositivi di sicurezza non cloud-ready. Altre potrebbero avere limitazioni legate alla larghezza di banda o dover mantenere localmente parte dell'archiviazione e del trattamento dei dati.  

Man mano che le aziende razionalizzano costi, preoccupazioni e approcci legati alla migrazione al cloud, possiamo aspettarci un aumento della domanda di dispositivi cloud ibridi pronti all'uso. Questa infrastruttura supporterà i flussi di lavoro dell'edge-computing e renderà i dispositivi esistenti compatibili con il cloud, oltre a favorire la centralizzazione degli accessi ai dati e ai sistemi di siti diversi.  

Questi dispositivi connessi al cloud non offriranno solo una maggiore flessibilità per soddisfare i requisiti specifici di ciascun sito, ma semplificheranno anche l'accesso alle ultime innovazioni.  

#4 Implementare misure e difese informatiche migliori sarà una priorità

Con la maggiore attenzione ai crimini informatici, le aziende cercano nuovi modi per implementare e mantenere solide strategie di cybersecurity. Uno studio di Genetec ha indicato che il 36% dei professionisti dei settori IT e sicurezza vuole investire in strumenti di cybersecurity nel 2023, e il 40% di questi investimenti si concentreranno esclusivamente sul controllo accessi. 

Tuttavia, acquistare nuovi strumenti non basta per sviluppare una strategia completa in grado di affrontare le nuove minacce. L'implementazione di misure e difese informatiche migliori sarà una priorità, così come un approccio dinamico all'approvvigionamento e alla pianificazione dell'architettura di sicurezza. Gli investimenti includeranno:

• Sostituzione delle attrezzature legacy prima che si verifichino guasti degli end-point, per mitigare i rischi.

• Utilizzo di metriche e strumenti intelligenti per il monitoraggio della manutenzione con l'obiettivo di migliorare le previsioni dell'approvvigionamento.

• Esternalizzazione per adattare la pianificazione dell'architettura di sicurezza e compensare i ritardi della supply chain.

• Standardizzazione su fornitori attenti alla cybersecurity per migliorare la resilienza nell'ecosistema dei partner.

Questo approccio proattivo alla cybersecurity aiuterà le aziende non solo a difendersi meglio dagli attacchi informatici, ma anche a preservare la resilienza e la continuità aziendale.

#5 L'estrapolazione dei dati della sicurezza fisica favorirà la trasformazione digitale

La pandemia di COVID-19 ha accelerato la trasformazione digitale (DX) in tutto il mondo. Nel sondaggio PwC Pulse del 2022, il 60% dei dirigenti ha indicato che la DX è il più importante fattore di crescita. Con l'evolversi della digitalizzazione, il successo dipende dalla capacità di aggregare dati provenienti da fonti diverse e interpretarli per prendere decisioni informate.

Nel 2023, l'estrapolazione delle informazioni dai sistemi di sicurezza fisica acquisirà un ruolo centrale nei piani per il futuro. In un sondaggio di Microsoft-Accenture, il 75% degli intervistati ha indicato che la DX della sicurezza fisica genererà un significativo ritorno sugli investimenti (ROI). L'80% degli intervistati concorda anche sul fatto che la DX offre altri vantaggi non finanziari per l'azienda, indipendentemente dal ROI.

Molte aziende riconoscono già che i sistemi di videosorveglianza, controllo accessi e sicurezza fisica contengono numerose informazioni. Tuttavia, accorpare i dati di diversi sistemi permette di scoprire relazioni e apportare modifiche significative alle operation aziendali.

Ad esempio, la maggior parte delle aziende ha installato un sistema di videosorveglianza, ma non sfrutta appieno i dati che genera. Analizzando i dati, le aziende possono creare nuovi output e/o valore aggiunto, modificando così i processi aziendali.

Con la trasformazione digitale che resta una delle principali priorità per le aziende, si continua a registrare un aumento della collaborazione tra i dipartimenti IT e di sicurezza fisica. Stanno condividendo più informazioni e cooperando per mettere i dati al servizio degli obiettivi dell'intera azienda. Continua a leggere la prossima tendenza per scoprire perché.

#6 La fusione tra i team IT e di sicurezza fisica sarà essenziale

I team IT gestiscono le soluzioni per la sicurezza delle reti, ma, secondo analisti come Gartner e IDC, il divario tra sicurezza IT e fisica deve ancora essere colmato.

Man mano che l'Internet delle cose (IoT) si espande e la domanda di soluzioni di mobilità cresce, aumenteranno anche le vulnerabilità.

Applicare strategie isolate di gestione del rischio non ha più senso. Molte aziende sanno che le minacce possono nascondersi ovunque e che le lacune nella comunicazione tra IT e sicurezza fisica offrono ulteriori opportunità per i malintenzionati.

Quest'anno, più aziende cercheranno soluzioni in grado di offrire una visione consolidata della sicurezza fisica e della cybersecurity. Vedremo una maggiore collaborazione, se non addirittura una fusione, tra IT e sicurezza fisica. Questa cooperazione migliorerà la percezione situazionale e la mitigazione dei rischi nell'intera azienda.

Una maggiore collaborazione tra IT e sicurezza produrrà metodi migliori per proteggere dati, beni e persone. Potenzierà anche l'efficienza, semplificherà le operation di sicurezza globali e migliorerà i processi aziendali.

#7 Le aziende continueranno a impiegare il lavoro a distanza e i dati sull'utilizzo degli spazi

In seguito alla pandemia, si è verificato un lento ritorno al lavoro in ufficio. Per restare competitive, molte aziende stanno scegliendo un ambiente di lavoro ibrido, che ha un impatto significativo sui luoghi fisici.

Molte aziende stanno riducendo gli spazi o cercando modi di convertire quelli inutilizzati. Vogliono anche andare incontro a nuove esigenze, ad esempio aumentando l'hotdesking, la collaborazione dei team e il comfort.

Prevediamo che, nel 2023, un maggior numero di aziende utilizzerà le soluzioni di videosorveglianza e controllo accessi esistenti per ottenere informazioni più dettagliate sull'utilizzo degli spazi di ufficio.

Dal conteggio delle persone ai rapporti sull'occupazione in tempo reale, esistono svariate soluzioni che offrono metriche importanti per prendere decisioni migliori. Possono monitorare le presenze in ufficio, aiutare a gestire scrivanie e sale riunioni e determinare il modo migliore per ottimizzare gli spazi. Questi dati permettono di prendere decisioni informate sui rinnovi degli affitti e sui criteri di occupazione, consentendo così di risparmiare sugli immobili.  

Il terzo rapporto annuale sullo Stato della sicurezza fisica è ora disponibile

Più di 3700 professionisti della sicurezza fisica hanno risposto al nostro sondaggio annuale, offrendo informazioni sulle sfide attuali, sui budget di quest'anno, sulle 10 principali tecnologie in cui intendono investire e altro ancora. Scarica il rapporto qui sotto!